Resoconto gruppo 14-25 conferenza La Spezia 8 aprile 2014 (a cura di P. Morbilli)

Incontro territoriale sul Sistema Educativo Regionale

La Spezia, 8 aprile 2014 c/o Istituto Tecnico “Fossati-Da Passano”

Gruppo 14 - 25 

Coordinano: Patrizia Morbilli – Gloria Rossi

La prof.ssa ROSSI introduce e presenta sinteticamente le tematiche individuate Regione Liguria e U.S.R., – tematiche fortemente ancorate alla strategia Europa 2020 -, da sottoporre alla discussione del Gruppo.

I risultati della recente ricerca "Studio ergo Lavoro. Come facilitare la transizione scuola-lavoro per ridurre in modo strutturale la disoccupazione giovanile in Italia", condotta daMcKinsey&Company, evidenziano come le cause della disoccupazione giovanile tra i 15 e i 29 anni siano solo in parte riconducibili alla recente crisi economica: le radici del problema stanno nel disallineamento tra capitale umano formato dal sistema educativo e necessità attuali e prospettiche del sistema  economico del Paese.

Per contrastare, dunque, il fenomeno e favorire l'accesso dei giovani al lavoro è necessario: 

• promuovere lo sviluppo di competenze rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro;

• migliorare la transizione scuola – lavoro;

• sostenere la mobilità dei giovani.

La qualità dell’istruzione e della formazione, l'innalzamento e l'adeguamento delle competenze rappresentano, infatti, fattori essenziali per rispondere alle sfide poste dalla Strategia Europa 2020, fondata su una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, finalizzati ,quindi, a promuovere il benessere in senso più ampio e non esclusivamente connesso alla dimensione economica.

Tematiche da approfondire:

1. La strategia Europa 2020 – Obiettivo: l’occupazione giovanile (sviluppo delle competenze)

2. Mobilità e cooperazione transnazionale

3. Ruolo della Scuola e della Formazione (necessità di una revisione “di sistema” per superare le criticità e gli stalli che possono ostacolare il miglioramento)

4. Alternanza Scuola Lavoro

5. Poli Tecnici Professionali

6. Valutazione di Istituto - Valutazione delle competenze

7. Terminalità scolastica: possibilità di terminare o meno i percorsi scolastici (primari e secondari) a 18 anni

8. Orientamento

9. Inclusione

10. Scuola digitale

Interventi 

Prof. CORLI (IS Einaudi - Chiodo)

Si occupa di disagio, dispersione. Ritiene necessari maggiori interventi sulle “situazioni” dei ragazzi, investire sul vissuto personale, verificare l’impatto esistenziale. 

Inoltre, hanno un forte rapporto con i laboratori ma gli fanno anche capire che gli servirà l’inglese.

Le due ERRE: RUOLI E REGOLE.

Prof.ssa CASELLI (IS Capellini - Sauro)

Proviene da scuola con due ordini: l’alternanza è stata introdotta anche al liceo, ma non lo ritiene particolarmente valida. 

Suggerisce “contaminazione” fra ragazzi di scuole diverse durante i momenti di alternanza (conoscenza e contaminazione; competenze che si incontrano).

Un problema poi è trovare il tutor aziendale dati i tempi molto veloci delle imprese, così si finisce per inviare i più “svegli”.

Sui BES: necessario coordinare tutti i progetti e le risorse per non disperderle.

Ritiene necessario investire in laboratori e strutture con risorse europee: deve essere una scelta regionale.

Suggerisce, che dato il gran numero di progetti proposti alle scuole da esterni, qualsiasi attività venga formalizzata mediante protocolli.

FIXO.....

Prof. TOSI (IS Capellini - Sauro) 

ALTERNZA: aperta anche ai liceali che nei primi anni sono stati mandati presso enti di ricerca (molti poi sceglievano l’università in base all’esperienza fatta), ma in seguito li hanno mandati in altre ditte non collegate a materie liceali. Hanno avuto complimenti per serietà! Invece si incontrano resistenze da parte dei colleghi.

Prof.ssa PERNA (IPSSAR Casini)

Corsi di Istruz. e formaz. Prof.le (in regime di sussidiarietà) IeFP: non li ritiene di serie B. Tutti i ragazzi già a 15 vanno in stage (200 ore) ed è grande opportunità e ricchezza; serve inoltre per capire la validità o meno della propria scelta (proseguire studi – lavoro). 

Da sfatare che gli iscritti a tali corsi siano refrattari allo studio, molti proseguono.

Dott.ssa MONICA BARATTA (Regione Liguria)

I percorsi svolti da organismi formativi accreditati e da istituti statali in regime di sussidiarietà rappresentano un’opportunità e tutela dei ragazzi. Queste esperienze strutturate dovrebbero essere prese da esempio anche per altre scuole. Probabilmente è necessaria la riorganizzazione a livello normativo per armonizzarle (diversi anche orari) 

Prof.ssa DEGL’INNOCENTI (IPSSAR Casini) E’ d’accordo con importanza dell’alternanza

Riguardo agli istituti prof.li, evidenzia la presenza di un gran numero di ragazzi problematici (disabili, BES) che non potranno mai fare il mestiere insegnato nella scuola. Chiede che si attivino nel territorio corsi che interessino ai ragazzi (es.: parrucchiera)

SEGUE ACCESO DIBATTITO cui partecipa TOGNOLI, Direttore di Formimpresa.

Dott.ssa RAGADINI (CISITA)

Nei triennali si possono trovare tutte le casistiche di problematiche.

Rileva la necessità di condividere procedure fra formazione e istruzione statale. 

Criticità varie: disabili – non sono previsti gli insegnanti di sostegno per i triennali. Ricorda i dati spaventosi presentati da ASL (su aumento patologie) in occasione della firma dell’Accordo di programma x l’inclusione dei disabili.

Dott.ssa REGOLI (Provincia della Spezia)

Ribadisce che siamo un sistema di istruzione e formazione e i triennali non devono più essere considerati di serie B. E’ il giovane al centro, non è che ogni scuola deve dire “non uno di meno nella mia scuola” . Quindi: pari dignità dei percorsi, anche per apprendistato e anche in fase di orientamento. Riconosce che la formazione si è “integrata” molto con l’istruzione statale, ora ci vuole anche un LESSICO che metta tutti sullo stesso piano. Anche i tempi dell’avvio dei due tipi di percorso devono essere uguali. La formazione, inoltre, ha pratiche per la valutazione che possono essere condivise.

TOGNOLI (Formimpresa Liguria)

Riferisce che collaborando con gli istituti professionali non ha mai sentito differenza.

Inoltre, non è d’accordo nel mandare tutti i docenti negli stages: solo quelli della materia attinente.

MEZZANI (Isforcoop)

Su progetto ACCANTO: è strumento a disposizione delle scuole. Punta di diamante riguardo a esperienze lavorative. Lavorano anche su uscite da scuola “altre” rispetto al lavoro.

Associazioni di genitori molto attive cercano nuovi modelli di inserimento lavorativo diverso dalle cooperative di tipo “B”. Prossimo anno, con serale del Casini inizierà laboratorio per avviare ristorante.

Bisogni speciali: stanno proponendo progetto europeo dove vengono evidenziate anche le necessità sessuali dei disabili.

GABELLONI (IS Einaudi - Chiodo)

hanno istituito un gruppo manutenzione e servizi per sopperire ad alternanza. E’ un progetto per cui le aziende si rivolgono alla scuola per avere servizi. Denuncia che spesso durante l’alternanza fanno fare ai ragazzi semplice manovalanza (suscita reazioni che denotano non comprensione da parte di altri docenti del senso dell’affermazione: poca formazione da parte dell’azienda). Rifarsi al modello tedesco, trovare il modo di imitarlo.

CECCHINI (Dirigente Scolastico Liceo Costa)

Sollecitata da Rossi, precisa che anche i licei fanno stages – anche estivi – anche se non nelle modalità dell’alternanza.

La prof.ssa ROSSI conclude riassumendo che più che fare sistema è emersa l’esigenza di ESSEREsistema anche per

- inclusione

- alternanza

- pari dignità dei sistemi

- orientamento

ritenendo strategico che Regione Liguria assuma ruolo di coordinamento e regia.

 

10 aprile 2014 

Patrizia Morbilli


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